SUI BALZI IN CANNETO
“Madonna di Canneto
noi siamo di partenza
e dacci la licenza
la santa benedizion!”
Così, o Regina, ci eravamo lasciati, esattamente, il 21 agosto dello scorso anno con questa strofa semplice, confidenziale e di filiale amore che rivela l’emozione di un viaggio vissuto tra canti di gioia e di commozione che si intravedono negli occhi di tutti, soprattutto al momento dell’addio, perché dopo tanto entusiasmo e sacrificio, sotto il Tuo manto celeste, hai accompagnato noi, pellegrini, alla Tua vetusta Dimora.
Un anno dopo ritorniamo da Te con lo stesso spirito, anzi con lo spirito rinnovato dagli eventi di un anno vissuto nelle distrazioni, negli impegni quotidiani che le fasce d’età svariate affrontano nella loro routine.
Motivati da esso, giungiamo ai Tuoi piedi, con i nostri affetti e i nostri pensieri che lodano il Tuo nome e il Signore Nostro Gesù Cristo; perché questo pellegrinaggio è compiuto nel Tuo nome ma per avvicinarci a Cristo: via, verità e vita, indipendentemente se si svolga a piedi, in pullman o in auto. Certo, nessuno può immaginare, a meno che non sia stato sperimentato, la bellezza, l’emozione, la gioia, la fatica e l’entusiasmo che si provano camminando per 5 giorni, lungo strade, per valli, balzi e monti, pregando e cantando, con la consapevolezza che i nostri concittadini da ormai 137 anni (dal 1890) percorrevano gli stessi tratti, le stesse soste per salutare Te, o Vergine Bruna.
Animati dallo stesso spirito, forse ancor più saldi nella fede, anche quest’anno, chiedendo la Tua santa protezione, ci incamminiamo per venire presso il Tuo santo tempio per contemplare la gioia e la serenità del luogo.
365 giorni dopo tutti più cresciuti, chi fisicamente e chi spiritualmente, manteniamo salda la tradizione e la fede che da 137 anni si perpetua presso la parrocchia della Basilica Concattedrale di Aquino. Sotto il Tuo patrocinio celeste, o Vergine Bruna, auguro a tutti i pellegrini di Canneto un sereno e felice cammino. Ad multos annos!
Andrea Marinelli